Tempo fa avevo illustrato i capi fondamentali che non possono mancare un guardaroba primaverile up-to-date. Molte, però, sono le “voglie” che si inseriscono non appena inizia a splendere il sole! Oggi parliamo di bermuda. Un capo che, se pure con styling differenti, si è visto in diverse collezioni.
I bermuda, che già col nome rievocano spiagge, surf e tempo libero, sono invece molto più adatti alla città dei pantalonicini minimi che si sono visti fino a qualche stagione fa. Certo non sono esattamente aggraziati, ma se ben abbinati, possono essere una variante di abbigliamento spiritosa anche per l’ufficio (o quantomeno per gli uffici più informali).
Bisogna innanzitutto procurarsi la materia prima senza spendere una fortuna. E
Nello sceglierli bisogna ricordare che il modello classico dei bermuda, ossia quello con le pince e non ampio al ginocchio, dona alle più esili, mentre chi ha fianchi più generosi sarà valorizzata maggiormente da modelli ad “A” con la vita segnata. Non è che il medesimo principio delle gonne a ruota.
Sorge ora il problema di come abbinarli. Personalmente, dato che sono un po’ vecchia dentro fuori e tutto intorno, eviterei di portarli con le scarpe col tacco e tantomeno con le decolleté. Sono sportivi ed è giusto interpretarli in maniera ortodossa. Bene quindi i mocassini, le espadrilles con una zeppa moderata, le derbies, i ciabattoni Birks ed anche i sandali a zeppa di ispirazione anni ’40 che meglio si sposeranno con i modelli più larghi. Rifuggirei invece le scarpe da tennis.
Sopra si può giocare con una bella camicia classica di seta anche stampata o, al contrario, un top ultrafemminile come si è visto da Dries van Noten. Vanno bene poi tutti gli abbinamenti sportivi come la marinière, le polo o le semplici tee, riservandoli magari alle occasioni off duty.